E se ti dicessi che il romanzo storico è una macchina del tempo portentosa?

Lo ammetto: il romanzo storico è la mia passione! Sarà la formazione che ho ricevuto, sarà che fin da piccolo ho avuto un papà che, oltre a farmi innamorare della lettura, mi ha trasmesso la passione per tutto ciò che era il passato, sta di fatto che la Storia è il mio quarantasettesimo cromosoma!

Vi chiederete perché trovo che il romanzo storico sia così affascinante, coinvolgente e appassionante: i motivi sono molteplici, ma innanzi tutto perché è una macchina del tempo senza eguali!

Ma procediamo con ordine.

Le caratteristiche del romanzo storico: hai mai sentito parlare degli stilemi di genere?

Gli storici sono romanzi di genere e come tali sono caratterizzati da specifici stilemi che lo scrittore deve rispettare durante la stesura della storia. Stilemi? Sì, sono il complesso di regole che governano e identificano ogni genere narrativo, diventando al contempo canoni per classificare i romanzi, una sorta di Tavole di Mosé narrative.

Addentrandosi nella giungla dei sottogeneri, gli stilemi subiscono un’ulteriore specificazione, tuttavia possiamo identificarne alcuni che caratterizzano il genere storico nella sua forma più generale:

  • La storia deve essere ambientata in un’epoca lontana dal tempo in cui viene scritto il romanzo e che, per convenzione, deve essere anteriore alla fine della seconda guerra mondiale (1945)
  • L’autore deve ricostruire dettagliatamente un mondo passato, al fine di garantire al lettore un’esperienza immersiva e coinvolgente in un’epoca lontana. Chi legge deve sentirsi parte di quel mondo e assaporarne i dettagli, partecipando agli usi, ai costumi e alle atmosfere del tempo preso a riferimento
  • Nella narrazione deve esserci una fusione verosimile tra la parte inventata, che rappresenta l’aspetto romanzato della storia, e le vicende realmente accadute che costituiscono la presenza della storia con “S” maiuscola all’interno della narrazione

Senza la coesistenza di questi elementi non possiamo parlare di romanzo storico.

Ci tengo a precisare che non sono totalmente d’accordo sulla definizione dei romanzi storici attraverso la loro ambientazione prima della fine del secondo conflitto mondiale. Mi trovo più vicino a un’altra scuola che ritiene che il romanzo storico debba essere ambientato almeno cinquant’anni prima della data in cui il testo è scritto: alla velocità con cui il mondo cambia ormai mezzo secolo rappresenta una distanza quasi siderale.

Per questo motivo tutti i romanzi che coprono il periodo dal 1945 agli anni Ottanta a mio modo di vedere si trovano in un limbo: sono considerati contemporanei a livello di classificazione, ma a tutti gli effetti la loro scrittura ormai comporta lo stesso approccio usato per la stesura di un romanzo storico.

È tuttavia sul terzo punto, tra quelli sopra esposti, che mi voglio soffermare; è questo l’aspetto che, a mio parere, rende i romanzi storici così speciali e così difficili da scrivere. La coesistenza tra realtà storica del contesto e finzione della storia narrata è un equilibrio davvero difficile da costruire. Da un lato può mettere a repentaglio il patto di sospensione dell’incredulità con il lettore, se l’autore non riesce a trovare il baricentro, dall’altro invece , se è in grado di centrarlo, decreta il successo del romanzo.

Il mondo narrativo è la chiave del successo di un romanzo storico

Dai tre punti elencati emerge subito quanto scrivere un romanzo storico sia davvero complesso e articolato e si intuisce la quantità di lavoro che l’autore deve mettere in campo per costruire quella che è la vera traccia distintiva di questo genere: il mondo narrativo.

Il romanzo storico, come il fantasy e in parte anche lo Sci-fi, sono tutti dominati dalla medesima componente, il mondo narrativo. Non so perché, ma questa immagine mi porta a pensare ai segni zodiacali, ciascuno influenzato da un pianeta differente. Ciascun genere ha uno dei pilastri costitutivi del romanzo alla base della sua architettura, siano essi i personaggi, la trama o, come in questo caso, il mondo narrativo.

Costruire un mondo verosimile, accurato, che faccia sentire il lettore parte della scena e gli permetta di vivere in un’epoca che non gli appartiene, come se vi fosse nato, comporta da parte dell’autore uno studio davvero importante.

Chi scrive non solo deve conoscere approfonditamente la Storia del periodo prescelto, nell’area specifica in cui si ambienta la narrazione, ma ha anche la necessità di entrare nel dettaglio dei personaggi che l’hanno costellata, in quanto essi spesso si intrecciano con le vicende dei protagonisti del romanzo.

Tuttavia il vero segreto per la riuscita di un romanzo storico consiste nel saper trasporre in modo realistico nella storia le abitudini di vita, le tradizioni e le atmosfere di una specifica epoca: solo questo restituisce al lettore un quadro verosimile perché, come diceva Flaubert, “Dio sta nei dettagli”.

Un libro dove intrecciare il vero con il verosimile: il genere storico è un puzzle non privo di insidie

Per saper fondere sapientemente finzione e realtà, ovvero le vicende della storia che si vuole narrare con quelle del contesto storico che scorre sullo sfondo, e che costituisce il nastro temporale su cui si inseriscono tutti gli avvenimenti, occorre comunque una notevole maestria “di penna”.

Comporre un affresco coerente e realistico e non assemblare dei collage, che spesso assomiglia a una disordinata festa in costume, non è da tutti. Solo gli autori che riescono in questo consegnano ai lettori dei capolavori.

Un romanzo storico ben scritto sa far vibrare un mondo lontano come se fosse quello attuale, senza peraltro infarcire il testo dei due errori più tipici legati a questo genere: le lunghe sequenze di infodump e, soprattutto, le attualizzazioni che hanno la diretta conseguenza di sgonfiare, come un soufflé estratto troppo presto dal forno, l’adrenalina e l’attenzione del lettore.

Sono tanti gli autori che provano a cimentarsi con il genere storico, ma pochi sono quelli che riescono davvero a regalare storie che fanno sognare chi legge le loro opere. Perché il lettore che ama i romanzi storici è innanzi tutto un sognatore con la “S” maiuscola che, di solito, non perdona il pressapochismo.

Sono riuscito a pungolare la tua curiosità?

Con questo primo articolo abbiamo gettato le basi sul romanzo storico, prossimamente esploreremo insieme tutti gli aspetti di questo fantastico genere narrativo.

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Luca Redaelli

Un passato da manager e una passione sfrenata per tutto ciò che è scritto.

Un lettore onnivoro che ha deciso di vivere di parole, con la consapevolezza che la passione per la scrittura è niente senza uno studio costante e il coraggio di guardarsi dentro

Sempre più convinto che il cambiamento sia l'unica regola per vivere davvero e l'ironia sia un buon esercizio di intelligenza.

Nel tempo libero si diletta ai fornelli e ama il trekking in montagna, ma non perde occasione per preparare la valigia e partire per una nuova meta, soprattutto alla scoperta del suo amato Oriente.

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4 commenti

  1. Il romanzo storico è un genere davvero affascinante ma come dici tu deve essere sopratutto coinvolgente; deve essere capace di catapultati nel periodo narrato, devi sentirti parte dei personaggi affezionarti a loro. Io vivo così i libri
    Un autore che amo è Alberto Angela che ha raccontato la storia di roma in modo stupefacente. Tu che libri ci consigli di leggere? Grazie del bellissimo articolo buona serata e a presto

    • Nel prossimo articolo di blog della rubrica “Comfort Books” cominceremo l’esplorazione del genere storico: ho lanciato un sondaggio su Instagram per capire come volete “fare il viaggio nel tempo”. I risultati mi hanno stupito e ora sto preparando un piano editoriale che soddisfi la vostra richiesta. Fin dal prossimo articolo troverai molti suggerimenti di romanzi che spero ti coinvolgeranno, facendoti vivere le atmosfere di un tempo lontano!

  2. Grazie per questo articolo prezioso. Il genere storico tendo a snobbarlo, perché non è il genere che cerco in libreria, però mi accorgo che spesso il libro storico trova me. Sembra un non-sense, ma non saprei esprimerlo diversamente. Sono curiosa di seguire questa rubrica e cominciare questo viaggio nel tempo.

    • Ecco il punto! Il romanzo storico è tanti romanzi in uno: thriller, giallo, romance, fantasy, uno storico puro. L’unico balzello da pagare è calarsi in un’epoca che dobbiamo voler immaginare attraverso le parole di chi scrive. Ma è quello il bello: abbandonarsi al passato e a un’altra dimensione di vita e chi lo prova poi non ne può più fare a meno. Lo storico non solo soddisfa la voglia di risposte e intrattenimento, ma ci regala l’esperienza di un viaggio nel tempo che resta a lungo sulla pelle. Lasciati tentare più spesso, non te ne pentirai! Nella rubrica “Comfort books” cominceremo un viaggio bellissimo tra autori, titoli ed epoche: non perdertelo!

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