Organizzare la scrittura: come fare un passo verso il successo di un libro

Il verbo organizzare accostato alla parola scrittura potrebbe suscitare una sorta di ribrezzo in molti di voi: «ma come: scrivere un libro è un atto creativo…».

Mi sento di rispondere “nì”.

Chi ancora pensa che lo scrittore sia quel personaggio romantico che, armato di penna e calamaio, scrive fino a quando la candela è ridotta a un lumicino e fuori infuria la tempesta, purtroppo resterà deluso. Questa visione drammatica non tiene conto di cosa significhi davvero scrivere.

Creare una solida struttura di un romanzo è anche una questione di organizzazione

Lasciando al cinema e ai dipinti d’epoca queste figure tormentate, uno scrittore del XXI secolo deve essere cosciente che la scrittura non è solo talento, ma anche studio (tanto), cultura (molta), curiosità (infinita) e organizzazione. Proprio così, anche se è bene chiarirne i contorni.

Organizzare non vuol dire inquadrare in strutture rigide elementi che infine risultano separati in compartimenti stagni, bensì avvalersi di strumenti che:

  • raccolgano tutte le informazioni necessarie per la creazione della storia
  • assicurino un collegamento tra le differenti componenti della struttura di un romanzo, offrendone allo scrittore una visione il più possibile dinamica e completa.

È impensabile sedersi davanti al laptop e cominciare a scrivere: prima di farlo è imperativo non solo aver chiara l’idea del romanzo, ma anche aver definito precisamente tutti gli aspetti relativi ai pilastri della storia che si vuole narrare.

Mi sto riferendo a tutte le informazioni relative ai personaggi, al mondo narrativo, alla fabula, che nel complesso rappresentano l’architettura base per scrivere un romanzo che possa definirsi tale.

  • I personaggi sono gli attori della storia, definiti dai conflitti che li animano e questi ultimi sono a loro volta i carburanti dei loro archi di trasformazione e quindi della storia che si vuole raccontare
  • Il mondo narrativo è il sistema di riferimento cartesiano spazio-tempo in cui si muovono i personaggi e che dona alle vicende le loro coordinate, vincolandole a un tempo storico e a un contesto specifico
  • La fabula è la sequenza cronologica dei fatti: la creta da plasmare, da scomporre in scene da rimontare in maniera efficace per dare alla storia il ritmo, la suspense e quel fascino che lega il lettore alla pagina

Anche solo queste poche parole fanno capire quante informazioni devono essere gestite durante la stesura di un manoscritto, non solo per un’ovvia coerenza del testo, ma anche perché sono alla base di decisioni importanti da prendere per la riuscita del romanzo: la scelta del narratore, la gerarchia dei personaggi nell’economia della storia, l’uso dell’analessi ne sono alcuni esempi.

Organizzare fa rima con ottimizzare: come rendere più agevole la scrittura di un libro

Siete ancora convinti che bastino alcune note su un quaderno o qualche appunto discontinuo su un foglio Excel, perso sul desktop, per affrontare la scrittura di un romanzo che possa ambire a un posto sullo scaffale delle librerie?

L’organizzazione delle informazioni relative ai pilastri strutturali della nostra storia è parte del mindset che uno scrittore deve acquisire se vuole che il suo romanzo sia in grado di affrontare l’avventura editoriale.

In questa rubrica, che ho voluto chiamare “Architetti di storie”, non voglio affrontare la teoria dell’organizzazione, bensì i suoi aspetti più pratici. Vi mostrerò il set di strumenti che mi sono costruito negli anni per addomesticare il flusso delle informazioni che turbinano nel nostro cervello, quando lavoriamo a una storia, e come usarli durante la stesura del vostro manoscritto.

Infatti una solida e funzionale gestione di tutti gli aspetti prima di cominciare fisicamente a mettere le dita sulla tastiera

  • permette di avere chiaro in mente il progetto
  • agevola i cambiamenti in corso d’opera (la regola per chi scrive)
  • garantisce la gestione di tutte le informazioni necessarie durante la scrittura, liberando la RAM da scrittore, che in questo modo può veramente focalizzare sul testo

Cosa c’entra la pasticceria con la struttura di un romanzo?

Scrivere ha delle forti assonanze con la pasticceria: ci vogliono ingredienti di qualità, ma accanto ci vuole la precisione nel loro utilizzo: gli ingredienti giusti, ma dosati male, non portano al risultato voluto.

Ecco quindi il senso dell’organizzazione dei pilastri della scrittura: la preparazione degli elementi di ciascun pilastro è parte integrante del fondamentale processo di progettazione di un romanzo che possa ambire ad avere successo.

Sono sicuro che anche chi di solito si definisce “disordinato” o “poco incline all’organizzazione” troverà il modo di personalizzare il suo metodo a partire dal mio.

“Chi ben comincia è a metà dell’opera”: con questo detto della tradizione direi che posso riassumere la messa a frutto delle energie spese nell’organizzare tutti gli elementi prima di cominciare a scrivere. Il tempo impiegato in questa fase viene infatti ampiamente recuperato durante la scrittura, ve lo assicuro!

Nei prossimi articoli mapperemo insieme le cose da fare! Che ne dici?

Non vedo l’ora, e tu?

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Luca Redaelli

Un passato da manager e una passione sfrenata per tutto ciò che è scritto.

Un lettore onnivoro che ha deciso di vivere di parole, con la consapevolezza che la passione per la scrittura è niente senza uno studio costante e il coraggio di guardarsi dentro

Sempre più convinto che il cambiamento sia l'unica regola per vivere davvero e l'ironia sia un buon esercizio di intelligenza.

Nel tempo libero si diletta ai fornelli e ama il trekking in montagna, ma non perde occasione per preparare la valigia e partire per una nuova meta, soprattutto alla scoperta del suo amato Oriente.

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2 commenti

  1. Perfettamente d’accordo. La fase di progettazione di un romanzo è l’anello di congiunzione tra una mente matematica e una letteraria. Una catalogazione maniacale delle ricerche, dei profili, delle voci dei personaggi, dei conflitti, di ognuno dei sette elementi del mondo narrativo, delle voci narranti e punti di vista. Ogni ingrediante al posto giusto nella giusta quantità. Solo così si può cucinare un gustoso, aromatico, fragrante e profumato…romanzo.

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